lunedì 10 marzo 2008

Associazione Nazionale Conciliatori Italiani

ADRNotariato, Conciliatore bancario, Ordine degli avvocati, Ordine dei commercialisti e Unioncamere stanno già pensando di costituire una Federazione di Conciliatori. Sarà opportuno presentarsi coma Associazione NAZIONALE Conciliatori Italiani, alla quale spero potranno aderire le Associazioni ed i singoli. Per questi ultimi sarà molto utile avere un punto di riferimento UNICO, sul quale trovare le informazioni sulle iniziative locale e formazione / informazione di qualità adeguata. Abbondio Causa, presidente dell' Isdma, giusta delibera dell'Assemblea di Grosseto del 19.10.2007, sta lavorando al progetto. Invito chiunque sia interessato a collaborare a contattarlo. Assemblea costitutiva in primavera 2008, a Grosseto. Cordiali saluti. Giovanni Matteucci

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Carissimi, mi sembra che l’attuale campagna elettorale stia segnando delle novità che ci interessano. Il programma elettorale di Veltroni indica la composizione stragiudiziale delle controversie come uno degli strumenti per dare una soluzione al problema della giustizia in Italia. Casini, leader dell’Area di Centro propone un bonus per chi concilia.
L’altroieri come AICoM ci siamo incontrati con l’on. Mazzoni (Area di Centro) per offrire la disponibilità dei Conciliatori a supportarla, da un punto di vista tecnico professionale, nella presentazione di proposte di legge in materia di conciliazione.
Faremo quanto prima altri incontri con parlamentari di diversa estrazione. Chi vuole può indicarci dei nominativi di candidati interessati (sul serio!!) all’argomento.
Cari saluti
Giuseppe Sbardella

Anonimo ha detto...

Sono il Dr. Giandomenico Torella ,laureato in scienze dell’Investigazione, oltre che Ispettore della Polizia di Stato anche Conciliatore. Sebbene ciò non sia usuale , l’una e l’altra figura non sono affatto in contrasto tra loro , anzi del tutto compatibili e , per quel che posso costatare, anche complementari . Lo sono anche perché,come è intuibile , l’ambito nel quale mi muovo è quello della “gestione del conflitto e dell’approccio alle vittime dei reati ”, a tutti i livelli a ogni ora e , aimè , anche pluriquotidianamente .
Per quel che ci occupa , vorrei porre all’attenzione di tutti questa riflessione : le FF.OO. , intese in senso ampio, non solo sono costantemente in contatto diretto con tutti quei soggetti che giocano il loro ruolo all’interno della conflittualità in senso lato, ma essendo riconosciuti, dai più , come “ terzi attendibili “ possono contribuire a creare una corretta informazione sui temi a noi cari della gestione del conflitto “ alternativo/adeguato” . La mia esperienza personale , in questa prospettiva e nell’ambito dell’attività quotidiana che svolgo nella Polizia di Stato , è maturata come conciliatore in un contesto fertile e fortunatamente circoscritto come quello di una cittadina di piccole dimensioni ma già consente di intravedere , sulla distanza, una prospettiva di concretizzazione di alcuni obbiettivi concreti :
– accettazione della possibilità alternativa alla via giudiziaria ordinaria
– valutazione razionale e consapevole della MAAN e della PAAN prima di qualsiasi iniziativa giudiziaria
– forte propensione ( se presentate in maniera corretta) alla ricerca di soluzioni creative accettate in quanto autoesecutive più adeguate di quelle ordinarie
Sorvolo sulla prospettiva di meglio definire e utilizzare in questa prospettiva le attribuzioni dell’Uff. di P.S. ai sensi dell’art. 1 del T.U.L.P.S.
Ritengo , pertanto sia importante , produttivo e strategicamente di lungo respiro inserire tra le finalità dell’associazione anche un programma di diffusione capillare della mentalità conciliativa tra le Forze dell’Ordine . Concretamente ritengo che ciò sia possibile utilizzando due porte che , nella Polizia di Stato , come nelle altre FF.OO. sono esistenti e aperte :
– da un lato creare dei protocolli intesa a livello centrale per la divulgazione della filosofia della mediazione e sulle tecniche di conciliazione, sfruttando degli strumenti multimediali la stessa Rete ma soprattutto avendo accesso e voce in quelle “Reti intranet” che ormai sono il futuro della comunicazione interna agli Enti e alle Amministrazioni
– dall’altro incidere a livello locale con veri e propri stages ottimizzati al diverso approccio che le varie Armi hanno, magari con modalità implementative , tesi a creare dei “punti di contatto” stabili nel tempo ( numero verde , sportello presso gli URP, contatto diretto degli operatori con le CC.I.AA.) in grado di creare/mantenere un “sistema“ che crei un circolo virtuoso che, nel tempo, si autoalimenti grazie ai risultati che via via raggiunge